Nonostante un'educazione musicale irregolare e una carriera avviata alla soglia dei 30 anni, il londinese James Rhodes è diventato un nome di grido del pianoforte grazie a un'abilità interpretativa e a un portamento naturale. Erede ideale di Glenn Gould, omaggiato anche nel titolo di un disco del 2010, questo pianista esprime la stessa passione per le pagine più classiche, dalle partite di Bach agli studi di Chopin, e allo stesso tempo sfida i cliché del classicismo: a partire dalla seriosità del materiale, alla quale oppone un'intensità esplosiva ottenuta caricando il rubato e le dinamiche.