- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 1985 · 3 tracce · 20 min
Sonata per pianoforte nº 13 in si bemolle maggiore
Come altre sonate di Mozart contemporanee, la Sonata per pianoforte n. 13 viene composta più tardi di quanto originariamente si pensasse. Allo stato attuale, l’ipotesi più accreditata la colloca nel suo periodo di permanenza a Linz, sulla strada del ritorno da Salisburgo a Vienna nel 1783, come la sua Sinfonia n. 36. Dove altre composizioni analoghe accentuano diversità tematiche e contrasto, qui si punta tutto su umore e carattere. Ad aprire pensa un ‘Allegro’ in Si bemolle maggiore, con un primo accattivante tema costruito su una serie di appoggiature espressive. Nonostante il carattere prevalentemente garbato, drammaticità e disordine non mancano: nel meditativo ‘Andante cantabile’ la sezione di sviluppo devia verso il Fa minore, e il cromatismo imperante spinge il movimento lento dal Mi bemolle verso remote regioni armoniche. L’‘Allegretto grazioso’ offre un rondò finale con tratti da concerto, in un’alternanza di passaggi tipici da solista e riferimenti da orchestra completa, con una vera e propria cadenza in tempo verso la conclusione.