Gli arredi festive giù cadano infranti
Sperate, o figli! . . . D'Egitto là sui lidi
Come notte a sol fulgente
Fenena! O mia diletta!
Io t'amava! Il regno, il core
Lo vedeste? Fulminando egli irrompe nella folta!
Tremin gl'insani del mio, del mio furore!
Mio furor, non più costretto
Ben io t'invenni, o fatal scritto!
Chi s'avanza? - Salgo già del trono aurato
Che si vuol? - Il maledetto non ha fratelli
Deh fratelli, perdonate!
S' apressan gl'istanti d'un 'ira fatale
Chi mi toglie il regio scettro?
Va, pensiero, sull'ali dorate
Oh, chi piange? - Del futuro nel buio discerno
Eccelsa donna, che d'Assiria il fato reggi
Donna, chi sei?
Oh di qual'onta aggravasi
Ah qual suon! . . . Deh perdona
Son pur queste mie membra!
Porta fatal, oh t'aprirai!
Va! La palma del martirio ... Oh dischiuso è il firmamento!
Viva Nabucco . . . Qual grido è questo!
Su me, morente, esanime
Ah torna Israello - Immenso Jeovha
