Rutter dirige una nuova esecuzione della sua messa più famosa a distanza di oltre trent’anni dalla sua composizione e la affianca a un lavoro più recente, dedicato alla ricerca della città ideale in cui regnano pace e fratellanza, con l’insolita combinazione di violino, archi, arpa e coro. Passato e futuro si incontrano in una felice e personalissima rivisitazione moderna dei canti gregoriani e della musica corale sacra.