L’esuberante ma rigoroso violinista inglese mette a nudo se stesso e si presenta nella veste di compositore per la prima volta su disco. Dopo aver conquistato gli appassionati e la critica con il suo virtuosismo e un carisma fuori dagli schemi, Nigel Kennedy rivela il suo lato più intimo con delle composizioni che rendono omaggio ai suoi maestri, tra cui Menuhin e Grappelli, e testimoniano la sua grande originalità creativa, la stessa che ha contribuito ad abbattere le barriere tra generi e pubblici diversi.