Alla guida dei Dunedin Consort, John Butt presenta l’incompiuta Messa in Do minore di Mozart con una formazione composta da un coro di sedici voci e un’orchestra da camera su strumenti d’epoca, che mira a replicare quella della prima esecuzione del 1783. L’aggiunta dei tre movimenti recentemente terminati dal musicologo Clemens Kemme agevola la missione filologica dell’ensemble, in cui brillano Anna Dennis e Lucy Crowe. Le fughe ‘Cum sancto spiritu’ e ‘Osanna’ fluiscono gioiose, con la seconda che spiana la strada a una riuscita lettura di ‘Heilig ist Gott’ di Carl Philipp Emanuel Bach.