Dopo l’ottimo debutto del 2020 dedicato alle sonate di Grieg e Strauss, il Duo Neria torna a cimentarsi con la dimensione discografica per dare risalto al contributo di un trio di figure femminili alla cameristica francese del periodo a cavallo tra ’800 e ’900. Raramente frequentati nei repertori canonici, i lavori per violoncello e pianoforte qui visitati con straordinaria raffinatezza da Natacha Colmez e Camille Belin passano dal sofisticato gusto post-romantico di Hedwige Chrétien all’equilibrio tra espressività e rigore formale di Marie Jaëll, per spingersi fino all’inclinazione drammatica con cui Louise Héritte-Viardot personalizza le proprie influenze tedesche. Sensibilità e audacia sono i tratti che danno un carattere riconoscibile all’interpretazione delle opere, alcune delle quali trovano nell’album la loro prima incisione in assoluto.