Vissuto tra il 1644 e il 1704, Heinrich Ignaz Franz Biber fu il più importante compositore dell’Europa centrale attivo nella scrittura per violino all’interno della generazione precedente a quella di Bach. Il suo stesso stile interpretativo diede una forte spinta all’evoluzione della tecnica nel tardo XVII secolo e i molti lavori dedicati allo strumento dimostrano la portata di un possente gusto per la sperimentazione. Opere come le Sonate del Rosario (note anche col nome di Sonate dei Misteri) vennero concepite in scordatura, ossia con le corde del violino tarate su note differenti. L’autore chiuse inoltre le 16 sonate con un’imponente passacaglia, ritenuta la prima partitura per violino solo e un modello che Bach avrebbe poi ripreso. In una produzione di notevoli dimensioni, le Sonate del Rosario, qui mirabilmente eseguite dal violinista Andrew Manze e dall’organista Richard Egarr, rappresentano il lascito più significativo di un vero genio.