- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2014 · 3 tracce · 10 min
Concerto per violino in fa maggiore
RV293, Op. 8/3 · “Le Quattro Stagioni: L'autunno”
La vendemmia e gli sfrenati festeggiamenti che la seguono offrono il punto di partenza per “L’autunno”, terzo concerto per violino ne Le quattro stagioni di Vivaldi. Se la natura domina tutti gli altri componimenti, questo ruota attorno ai passatempi e ai piaceri umani. Nei ritmi pesanti del movimento ‘Allegro’, sembra quasi di sentire il rumore degli scarponi lanciati in canti e balli popolari. Quando il vino comincia a scorrere, i volteggi erranti del violino solo ricalcano la farneticante spavalderia tipica dell’ebbrezza, che poi sfocia nella malinconia e infine lascia spazio a un breve ritorno della danza iniziale. Alla lenta sezione centrale viene dato dall’autore stesso il nome de “I dormienti ubriachi”: gli archi sostenuti tessono una sognante trama pacifica sul clavicembalo, i cui accordi arpeggiati paiono suggerire l’inspirazione e l’espirazione. Si tratta un momento di pausa e di ristoro prima degli sforzi dell’imminente caccia, nel clima della quale si piomba grazie a un tema galoppante che evoca nitide immagini di cavalli e segugi. Mentre il primo ingresso dello strumento solista suggerisce il richiamo dei corni e le grida acute dei cacciatori, l’entusiasmo cresce in scale esplosive e in un’agitazione orchestrale che monta quando la preda ferita viene avvistata. Pizzicate in alcune esecuzioni per aumentare l’impatto, le semicrome strappate che tintinnano nelle sezioni d’archi sono una vivida traduzione dell’atto drammatico della cattura dell’animale.