Ballata nº 1 in sol minore

Op.  23, B.  66 · “Ballata polacca”

La scarna e singolare melodia che apre la Ballata n. 1 di Chopin si esprime con una certa esitazione, tanto che ci vogliono ben due minuti prima che si manifesti la figurazione virtuosistica che caratterizza la musica solista per pianoforte del compositore polacco. Scritta nel 1831 e rivista fino al 1835, questa ballata inaugura una serie di quattro opere che rappresentano il maestro al culmine delle sue capacità pianistiche. Le suggestive trasformazioni della trama sonora erano insolite per l'inizio del Diciannovesimo secolo e risultano fresche anche per le orecchie moderne. L’idea principale viene ripresa più volte all'interno di un pezzo compatto, svelata da variazioni simili a valzer con una linea di basso martellante e infine esplorata in motivi avvolgenti e veloci che si riversano sui tasti bianchi e neri. Per confondere ulteriormente ogni valutazione strutturale, l’autore aggiunge una sgargiante coda che ha ben poco in comune con il corpo fondamentale del brano. Le scale drammatiche, comprese alcune in unisono, cioè con la mano sinistra e destra che suonano la stessa parte a ottave diverse, sono fioriture da capogiro.

Opere simili