- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 1956 · 36 tracce · 1 h 58 min
Rigoletto
Il giovane e affascinante Duca di Mantova nutre un atteggiamento spensierato verso la vita, l’amore e la lussuria. Nella sua corte traboccante di crudeltà, un ruolo da complice spetta al giullare sfigurato Rigoletto. Nessuno ne conosce la doppia vita come genitore della giovane e innocente Gilda, ma quando questa cattura inconsapevolmente l’occhio del nobile scoppia il caos. Il risentimento del servo, la maledizione paterna e la malvagità dei cortigiani alimentano un’infiammabile combinazione, per una tragica vendetta che sfugge terribilmente di mano. Il Rigoletto risultava all’epoca controverso per la scure della censura francese sul lavoro ispiratore di Victor Hugo (1832), che aveva spinto il librettista Piave a ricollocarne i fatti nell’Italia medievale, al fine di evitare complicazioni. A dispetto di tutto, l’opera che debutta a Venezia nel marzo del 1851 è un dramma feroce e carico di umanità, capace di inquadrare affetto e legami familiari insieme alla capacità corruttiva del potere. Verdi punta dritto al cuore emotivo della vicenda, tra il fascino incurante del Duca (‘La donna è mobile’) e il puro e nobile sentimento di Gilda (‘Caro nome’), o la furia vendicativa del protagonista (‘Cortigiani, vil razza dannata’). Un crescendo di tensione pervade il quartetto del terzo atto ‘Bella figlia dell’amore’, mentre la storia scivola in direzione di un finale tanto inevitabile quanto scioccante.