Suite per violoncello nº 5 in do minore

BWV1011

È probabile che Bach abbia inizialmente scritto le prime tre suite per violoncello, aggiungendone altrettante alla raccolta solo qualche anno dopo, per arrivare così al numero standard di sei. La forma e lo stile delle ultime due composizioni della serie sembrano supportare questa ipotesi: sono entrambe di durata superiore e richiedono abilità tecniche maggiori rispetto alle altre. La Suite n. 5 in Do minore prevede inoltre un’inusuale accordatura, con il La abbassato al Sol. L’ampio ‘Preludio’ è concepito nella forma di un’ouverture orchestrale alla francese, con un’introduzione lenta e riccamente armonizzata che porta a una sezione veloce, dove il compositore ci invita a immaginare gli ingressi degli strumenti come parte di un dialogo fugato. La famosa ‘Sarabanda’ è un frangente di quiete e solitudine, denso di sospiri che si uniscono per dare vita a frasi articolate, spinte in gravi profondità statiche per poi essere ricondotte inaspettatamente a galla, in una salita vertiginosa. L’irrequieta conclusione dell’opera è invece affidata a una scattante ‘Giga’.

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