Del dì la messaggera
Oh mattutini albori!
Eccola! Alfin la rendi all'avido
Scendi nel piccol legno
Uberto! Ah! Dove ti ascondi?
Sei già nel tetto mio
D'Inibaca, Donzella, che fe
Sei già sposa? Ed è Rodrigo
Ma son sorpreso se qui più resto!
Mura felici, ove il mio ben s'aggira!
Oh quante lacrime
Signor, giungi opportuno
Taci, lo voglio, e basti
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Paolo Waschington, Tullio Serafin
E nel fatal conflitto
Vivere io non potrò, mio ben
Quel rapido torrente
Eccomi a voi, miei prodi
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Paolo Waschington, Coro del Maggio Musicale Fiorentino, Tullio Serafin
Alfin mi è dato, amico
Vieni o stella, che lucida e bella
La mia spada e la pià fida
Crudele sospetto, che mi agiti il petto
Sul colle a Morve opposto
Già un raggio fiorier d'immenso splendor
O fiamma soave che l'alma m'accendi
Nume possente! Tu arridi a' voti miei
Nume! Se a' miei sospiri
Attendi: il Re fra poco ti ascolterà
Aurora! Ah, sorgerai avversa
Imponga il Re: noi siamo servi
Cielo il mio labbro inspira
La sua grazia non si implori
Ah, può il cielo proteggere ancora
Ah, sorgi… Tanti affetti
