"Signor, è in tuo potere d’Arminio il campo"
"Colla spada d’Arminio, signore, io ti presento"
"Arminio, al tuo furore un tanto ardir condono"
"Oimè! parte Ramise, e seco porta l’anima mia"
"Questo è, signor, di Cesare è il volere"
"Duri lacci, voi non siete per me rei di crudeltà"
"Arminio, in questi accenti per la mia lingua ti favella il cielo"
"Prencipe senza fede!.Ah! Ramise!"
"Ola! Custodi, alcun di voi mi chiami Varo"
"Ministri, alla mia morte or mi rendete"
"Mia sposa, mia sorella.Arminio, non è tempo, signor "
"Va, che nel dubbio calle anco il mio amore sarà fido compagno al tuo valore"