Già premiato in qualità di performance dal vivo nel 2017, il programma proposto da Conrad Tao in American Rage viene immortalato in un concept album che affonda le mani nelle ferite aperte di un popolo e di una nazione. Dagli anni ’30 al colpo al cuore inferto dagli attentati dell’11 settembre, fino alla profonda crisi identitaria del presente, l’artista usa la musica come uno strumento per ritrovare un senso di umanità. Gli intensi lavori di Frederic Rzewski, l’urlo di Julia Wolfe e la spigolosa sonata di Aaron Copland gli offrono la materia per un’opera emozionale che innesca la riflessione.