Il quarto capitolo del progetto in cui il Danish String Quartet accosta le fughe di Bach ai quartetti di Beethoven e a quelli di nomi più recenti del panorama classico chiama in causa Felix Mendelssohn, che nel Quartetto per archi n. 2 in La minore, Op. 13 dimostra di conoscere perfettamente, e perfino di imitare, il lavoro del genio di Bonn. A risaltare nella vivida interpretazione dell’ensemble è inoltre l’evidente legame tra quest’ultimo e il Kantor, qui rappresentato da una delle sue più famose composizioni, che scivola naturalmente nei cinque movimenti di un celeberrimo ammiratore.
J. S. Bach: The Well-Tempered Clavier, Book 1, BWV 846-869
Fugue in G Minor, BWV 861 (Arr. Förster for Strings)