Il Quatuor Arod festeggia il decimo anno di attività abbinando ai due quartetti per archi di Debussy e Ravel il moderno lavoro di Benjamin Attahir, ispirato alla preghiera islamica del pomeriggio e all’atmosfera del momento tra il cuore del giorno e il tramonto. Se la leggiadria delle trame, il dettaglio dei pizzicati e l’impeto dinamico sfoderati nei gioielli della Belle Époque rivelano la finezza esecutiva e la disciplina ritmica raggiunte dall’ensemble, la sentita interpretazione dell’opera contemporanea che li separa evidenzia un potente lato espressivo, all’apice nella fuga conclusiva.