Josef Mysliveček

Il fatto che Josef Mysliveček venga principalmente ricordato come un amico della famiglia Mozart, spesso citato nella corrispondenza famigliare, non rende giustizia alla fondamentale influenza che ha esercitato non solo sullo stesso maestro austriaco, ma anche sugli sviluppi del Classicismo in generale. La sua prodigiosa produzione di opere, sinfonie e concerti per violino dolcemente melodici è stata un modello prezioso per il giovane prodigio di Salisburgo, che ne ha integrato lo stile all’italiana nella propria opera, arrivando addirittura a prendere in prestito intere idee e melodie. Nato a Praga nel 1737, trascorre gran parte della carriera in Italia, diventando noto come “Il Boemo” per via della sua provenienza. Nel 1770, a Bologna, incontra la famiglia Mozart, che rimane piacevolmente colpita dalla vivace personalità dell’autore. Il rapporto si incrina definitivamente nel 1778, tre anni prima della morte a Roma, quando non riesce a portare a termine un’opera che gli era stata commissionata per la platea di Napoli. Sebbene i concerti restano i lavori più popolari, gli oratori e le creazioni operistiche confermano una versatilità fuori dal comune.