Martin Fröst

Biografia

Che si confronti con gli inquietanti soli del Quatuor pour la fin du temps di Messiaen, con le introspettive espressioni di Anders Hillborg o con le leggiadre melodie di Piazzolla, la purezza di suono del clarinettista scandinavo Martin Fröst coinvolge e seduce. Nato a Uppsala nel 1970, ha sviluppato un approccio versatile, evidenziato da una tecnica impareggiabile e dall’elevata attitudine al rischio che lo ha ad esempio indotto a integrare l’elemento coreografico nelle proprie esecuzioni. Il suo eterogeneo repertorio comprende lavori classici, brani concertanti del XX secolo di nomi del calibro di Sir Malcolm Arnold e programmi incrociati, ben rappresentati da Night Passages (2022), dove il Barocco si fonde con arrangiamenti di canzoni di Chick Corea e la musica popolare svedese. In ambito cameristico, è collaboratore di lunga data della violinista Janine Jansen, con la quale ha inciso i Quintetti per clarinetto di Mozart e Brahms, e ricopre l’incarico di direttore principale della Swedish Chamber Orchestra. Di base a Stoccolma, con la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra ospita regolarmente progetti d’avanguardia multidisciplinari su più piattaforme, come XODUS (The Way Out Lies Within) (2022), che includeva una parte in live painting su grande schermo. Nel 2014, è diventato il primo interprete dello strumento a ricevere il Premio Léonie Sonning, andando ad affiancare nell’albo d’oro predecessori quali Stravinsky e Sir Simon Rattle.