Concerto per pianoforte nº 2 in fa minore

Op.  21, B.  43

È noto che Chopin detestasse suonare di fronte a una platea nutrita. “Mi sento asfissiato dal suo respiro ansioso, paralizzato dal suo sguardo curioso, zittito dai suoi volti alieni”, confessava il compositore che pare si fosse esibito in appena 30 performance nel corso della carriera. Da ambizioso ventenne impaziente di lasciare il segno, però, partì per Vienna, nel novembre 1830, con un bagaglio di musica per pianoforte vergata di suo pugno, compresi i due concerti, senza sapere che non avrebbe più rivisto la natìa Polonia. Il Concerto n. 2 in Fa minore per pianoforte e orchestra era già stato svelato al pubblico a Varsavia, diretto dal mentore Karol Kurpiński. Composto in precedenza, ma pubblicato dopo il N. 1, è dedicato all’allieva Delfina Potocka, anche se una lettera rivela che l’ispirazione per il centrale ‘Laghetto’ in stile da notturno sia la giovane Konstancja Gładkowska, soprano di cui il maestro era innamorato. Intorno a questo, due movimenti esterni leggeri, di cui il finale richiama il ritmo della mazurka, combinano splendenti passaggi pirotecnici, con un morbido scioglimento di melodie dalla consistenza delicata che regala una sensazione di estemporaneità.

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