- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2014 · 3 tracce · 36 min
Concerto per pianoforte nº 3 in do minore
Il Concerto per pianoforte n. 3 di Beethoven è universalmente ritenuto il primo grande lavoro per piano e orchestra del XIX secolo. Se la data precisa di composizione è oggetto di dibattito accademico, si ritiene sia stato scritto per lo più nel 1800 e completato nel 1803. Rispettando l’abitudine dell’autore di non pubblicare i propri concerti finché non avesse smesso di suonarli davanti alle platee, venne diffuso in forma stampata nel 1804, nell’anno successivo alla premiere del 5 aprile 1803, tenutasi nella stessa occasione della presentazione della Seconda sinfonia. Spesso associata agli stati d’animo tumultuosi tipici del maestro, la chiave di Do minore dei movimenti esterni condivisa con la Quinta libera una musica rivelatrice di un notevole progresso rispetto alle due precedenti creazioni di forma analoga, tanto a livello espressivo quanto sul versante emozionale, con uno splendore sinfonico che anticipa le imponenti opere in tonalità minore del periodo intermedio. Il calcolato effetto spiazzante del ‘Largo’ centrale in Mi maggiore esalta una cupa intensità che si protrae anche quando la partitura si fa più elaborata. Carico di tensione, il ‘Rondò’ finale culmina in un insolito passaggio fugato, che conduce al ritorno alla tonalità della seconda sezione. Una breve cadenza solistica preannuncia quindi la gioiosa corsa verso il traguardo.