- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 1984 · 13 tracce · 18 min
Kinderszenen
Nel regno della classica, la musica per l’infanzia si divide in due sfere principali. Da una parte, c’è quella scritta specificamente per giovani interpreti, come Album für die Jugend (1848), raccolta di 43 incantevoli miniature concepite da Schumann per le tre figlie. Dall’altra, ci sono quei lavori in cui l’infanzia funge solo da spunto o tema: ne fanno parte, ad esempio, Jeux d’enfants di Bizet (1871) e Kinderszenen (1838), sempre di Schumann. Quest’ultimo è una collezione di 13 deliziose scenette, il cui flusso di coscienza poetico – nonostante il tono tendenzialmente innocente – è spesso piuttosto impegnativo a livello tecnico. Come era tipico dell’autore, la fase creativa fu un processo naturale: sappiamo da una lettera all’amata Clara (destinata a diventarne la moglie due anni più tardi, a dispetto della contrarietà del padre) che la selezione finale era avvenuta a partire da 30 pezzi, partoriti di getto in un turbine di ispirazione. I brani scartati vennero pubblicati all’inizio degli anni ’50 dell’800 all’interno di Bunte Blätter e Albumblätter. Per un momento, il compositore pensò anche di dare alle stampe Kinderszenen insieme a Novelletten, più incisiva ed esecutivamente ricca di difficoltà, sotto il titolo comune di Kindergeschichten. Nella forma conclusiva, le meraviglie dell’opera vanno dai vivacissimi ‘Hasche-Mann’ e ‘Ritter vom Steckenpferd’ alla calda misura di ‘Am Kamin’ e del celeberrimo ‘Träumerei’.