Autentico rivoluzionario della musica, Hector Berlioz ha prodotto partiture convulse e turbolente quanto il clima politico nella Francia del XIX secolo. Grazie ad arrangiamenti innovativi e spesso controversi, ritmiche complesse e un frequente uso di imponenti masse orchestrali, è stato capace di infrangere quasi ogni regola, cambiando per sempre il panorama classico. Creata quando era solo 27enne e completata appena tre anni dopo la morte di Beethoven, la Symphonie fantastique – con il sottotitolo “Episodi della vita di un artista” – è un autoritratto che dettaglia la sua ossessione per l’attrice britannica Harriet Smithson. È una concitata allucinazione sonora indotta dal consumo di oppio, che spazia dall’inizio della relazione all’esecuzione del compositore per l’omicidio dell’amata. Simbolo dell’interesse sentimentale dell’autore, un piccolo frammento musicale o “idée fixe” evolve dalla dolcezza al terrore, seguendo dapprima l’incontro iniziale a un ballo di gala, per poi raggiungere l’agghiacciante culmine sulla soglia del patibolo. Massimo interprete di Berlioz del proprio tempo, Sir Colin Davis dirige la LSO in questa entusiasmante performance dal vivo del 2001.