In un album che si apre e si chiude su due trascrizioni di opere di Vivaldi e Marcello realizzate da Bach, entrambe di una bellezza sconvolgente, Anna Gourari esplora alcune delle più rilevanti voci musicali del nostro tempo, senza dimenticarne legami e influenze. I Five Aphorisms for Piano di Schnittke sono stati ispirati dal poeta Joseph Brodsky, mentre Zwiesprache di Rihm ne celebra gli amici con delicata energia. Diary - Seven Pieces for Piano fu scritto da Rodion Shchedrin proprio per Anna Gourari, ed è inutile sottolineare con quanto affetto lei lo interpreti. I brevi interludi di Kancheli e Pärt aggiungono purezza cristallina e pacata drammaticità. Un’incisione raffinata quanto la performance: magnificamente stimolante.