- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 1994 · Richard Studt, Bournemouth Sinfonietta, Martin Roscoe, Tasmin Little
Arvo Pärt
Biografia
Il canto gregoriano e l’oppressione sovietica furono i due elementi che hanno reso e rendono Arvo Pärt uno dei grandi profeti della musica sacra contemporanea. Nato nel 1935, il compositore estone ha studiato al Conservatorio di Tallinn, dove ha sviluppato quelle credenziali da modernista mostrate per la prima volta in lavori quali il frenetico collage ‘Pro et Contra’ e Credo (1968), ispirato ai versi del Vangelo di Matteo. Come reazione alle persecuzioni delle autorità, interessate a comprendere le “finalità politiche” di quest’ultimo, Pärt ha inventato un nuovo stile di scrittura polifonica. La sua produzione tintinnabuli, così definita per le tipiche sonorità scampanellanti, è stata inaugurata nel 1976 con ‘Für Alina’, per poi ampliarsi l’anno successivo con un’ondata di pezzi essenziali, quali ‘Fratres’, ‘Cantus in Memory of Benjamin Britten’, ‘Summa’ e ‘Tabula Rasa’. Dopo aver lasciato l’Unione Sovietica nel 1980 ed essersi stabilito a Berlino Ovest, si è costruito un certo seguito grazie alla ECM Records di Manfred Eicher: opere del calibro di Kanon Pokajanen, Passio, ‘The Deer’s Cry’ e ‘Adam’s Lament’ hanno riportato un grande successo presso un pubblico desideroso di esperienze spirituali estranee alla religione, facendo del repertorio di Pärt uno dei più eseguiti al mondo.