Lo spettro della guerra aleggia in almeno tre delle composizioni scelte da Truls Mørk per il suo grande ritorno alla cameristica col partner di lunga data Håvard Gimse. Se il primo conflitto mondiale pervade l’altalena espressiva ed emozionale della partitura di Frank Bridge e la struggente reazione artistica di Debussy all’orrore, nel gioiello di Britten si respira l’aria di un momentaneo disgelo nella tensione tra maxi-potenze. Eclatante nell’introspezione e nell’irrequietezza, l’affiatamento quasi telepatico degli interpreti è decisivo nei poetici colpi di scena della favola di Janáček.