Consapevole che la più evidente delle differenze tra la Terra e il resto del sistema solare sia la presenza degli esseri umani, Deborah Cheetham Fraillon ha deciso di caratterizzare la sua opera dedicata al nostro pianeta includendo la voce. Commissionato dalla Melbourne Symphony Orchestra, il lavoro nasce dall’idea di completare i sette movimenti di The Planets, Op. 32, celeberrima suite astrologica (più che astronomica) di Holst che costituisce il primo blocco intergalattico del terzo album pubblicato dall’etichetta dell’ensemble australiano, qui diretto da Jaime Martín, in partnership con LSO Live. Oltre a ribadire la geniale potenza di una creazione che esplora l’influenza emozionale del cosmo sulla mente, il disco presenta dunque la prima incisione in assoluto di Earth, pretesto per omaggiare il talento concettuale e interpretativo dell’autrice, soprano e drammaturga aborigena, da sempre impegnata nella promozione della musica delle Prime Nazioni, nonché a capo della Short Black Opera e personalità pionieristica della cultura e dell’arte australiane.