Se da una parte attinge copiosamente alla musica dell’importante progetto teatrale L’enfant oublié, portato in scena insieme alla regista e attrice Chiara Muti, Baroque Encores vede dall’altra David Fray confrontarsi con un programma di brani concepiti tra 17esimo e 18esimo secolo e spesso eseguiti come bis a fine concerto. Nell’esuberante qualità narrativa tipica di una delle punte di diamante della scena pianistica internazionale, le suite di Bach e le sonate di Scarlatti si alternano a composizioni di Rameau e di autori non troppo noti come Royer, in una scaletta che spazia da lavori originali per tastiera a trascrizioni di monumenti della materia, quali Siloti, Kempff, Busoni e Stradal. Nel ventaglio delle esecuzioni, spicca in particolare la prima incisione mondiale dell’arrangiamento proposto da Bruno Monsaingeon per la Sonata n. 2 in La minore per violino, BWV 1003.