- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2015 · The Sixteen, Harry Christophers
The Sixteen
Biografia
Quando The Sixteen ha debuttato nel 1979, il suo suono squillante, preciso e al contempo vivace è stato un fresco contraltare ai compassati cori britannici di quegli anni. Il fondatore e direttore Harry Christophers ha astutamente reclutato membri dal circuito accademico di Oxbridge e dal panorama professionistico londinese, tenendo la prima esibizione nella cappella del Magdalen College di Oxford con musiche sacre di Mundy, Purcell, Schütz e Pelham Humfrey. L’ensemble è diventato di culto grazie a due registrazioni di morbide polifonie tratte dall’Eton Choirbook, risalente al Quindicesimo secolo, e a una ricca serie di album per la Hyperion. Il conduttore ha attratto a sé chi amava la sua geniale ed efficace etica del lavoro e la sua capacità di trovare nuovi punti di vista su pietre miliari come il Messiah di Handel (1741), la Passione secondo Giovanni di Bach (1724) e i Vespri del 1610 di Monteverdi. I debutti ai festival di Salisburgo e Lucerna, nonché le date tenute alla Sydney Opera House, al Musikverein di Vienna e al Lincoln Center di New York hanno confermato l’importanza di una formazione che ha anche contribuito a nutrire nuove generazioni di cantanti con innovativi progetti educativi e filantropici. Una reputazione ulteriormente rafforzata dalla creazione di una propria etichetta di nome Coro e da commissioni di alto profilo, quali lo Stabat Mater (2017) e la Sinfonia n. 5 (2020) del compositore James MacMillan.