Arpa
Informazioni sull’arpa
Con una serie di testimonianze che ne attestano l’uso nell’antico Egitto, l’arpa è senza dubbio uno degli strumenti più radicati nella storia musicale dell’essere umano, entrato in pianta stabile in innumerevoli repertori popolari e ben rappresentato nella mitologia greca e nella religione cristiana. Di origine germanica, il suo nome fa riferimento all’atto del pizzicare le corde con le dita di entrambe le mani, da cui scaturisce il caratteristico suono etereo. Ne esistono molte versioni differenti, ma quella da concerto moderna si distingue per i pedali, che producono un cambiamento di tonalità e aumentano la gamma delle note raggiungibili, ed è composta da tre parti: il collo, la cassa armonica e un massimo di 47 corde. L’arpeggio e il glissando sono le principali tecniche impiegate sulla poderosa invenzione ottocentesca di Sébastien Érard, che presto acquisì una posizione di spicco nella musica orchestrale e cameristica di Ravel e Debussy, capaci di esaltarne le infinite possibilità, per la gioia di marchi leggendari quali Pleyel e, ovviamente, Érard.
