- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2010 · 5 tracce · 45 min
Sinfonia nº 6 in fa maggiore
Sono diverse le ragioni per cui la Sesta occupa un posto di rilievo tra le sinfonie di Beethoven. Innanzitutto, ha un titolo, Pastorale, e le didascalie dei cinque movimenti suggeriscono un programma che lega la musica alle esperienze del compositore durante le sue adorate vacanze estive nella campagna a nord di Vienna. Più espansiva di quelle concepite in precedenza nella medesima forma, la partitura è ricca di memorabili tocchi sonori evocativi: il canto degli uccelli, le feste contadine, il mormorio di un ruscello e, all’apice, una terribile tempesta. Per il genio di Bonn, era “più una questione di espressione del sentimento che di pittura”, e la progressione, dalla gioiosa contemplazione di scene rurali alla gratitudine per la forza e il sollievo offerti dalla natura, è architettata con una magnificenza paragonabile a quella di ogni altra sinfonia numerata. A rendere unico questo capolavoro è però una capacità illustrativa commovente che si traduce in trame meravigliose e avvincenti. Vale la pena ricordare che l’ormai grave sordità aveva costretto il responsabile di questi suoni sublimi a fare affidamento esclusivamente sui propri ricordi, alcuni dei quali decisamente lontani. La storia di eroismo interiore che racconta pone la Pastorale alla pari di esiti più apertamente drammatici. Non sorprende quindi che sia rimasta una delle opere maggiormente note e apprezzate nella produzione dell’autore tedesco.