Scardinando ogni preconcetto sulle presunte atmosfere evocate dalla musica del paese, l’album dedicato da Magdalena Kožená e dalla Czech Philharmonic diretta da Sir Simon Rattle alle canzoni ceche rivela uno spaccato compositivo straordinariamente eterogeneo, che spazia dal Romanticismo all’Espressionismo. Prendendo in esame un lasso di tempo compreso tra il 1876 e il 1943, il disco si apre sulle suggestioni giapponesi del ciclo Nipponari di Bohuslav Martinů, che adotta invece toni d’influenza morava nella serie Songs on One Page, risalente al periodo dell’esilio statunitense. La nostalgia di Dvořák fa da ponte tra i due lavori e la coppia che chiude il programma, con l’avanguardismo orchestrale di Hans Krása a dissolversi nella sintesi di folklore ebraico e attitudine francese di Gideon Klein, scomparso come il collega nell’orrore dei campi di concentramento.