Valentin Silvestrov

Ammirato da personalità come Alfred Schnittke e Arvo Pärt per un operato che spazia dal postmodernismo a un neoclassicismo squisitamente melodico, Valentin Silvestrov è il più rinomato compositore ucraino della sua generazione. Nasce a Kiev nel 1937 e lì studia pianoforte, prima di spostarsi a Mosca per approfondire la composizione. Negli anni ’60 viene considerato tra le principali figure d’avanguardia dell’Unione Sovietica, a dispetto di una carriera in salita perché osteggiata dalla mentalità conservatrice dell’establishment musicale del tempo, incoraggiata dallo Stato stesso. A metà degli anni ’70, risponde alle pressioni politiche scegliendo la strada di un approccio più discreto. La musica che inizia a scrivere in questo periodo mostra caratteri più tranquilli e riflessivi, come evidenziano le Silent Songs. Ciononostante, il momento si fa propizio per i suoi lavori, che iniziano a conquistare un’accoglienza internazionale in costante crescita. Con la fine dell’Unione Sovietica, dagli anni ’90, l’artista abbraccia sempre più l’influenza della musica liturgica ucraina e russa. Nel 2022 prende residenza a Berlino, in fuga da un paese in piena guerra.