- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2014 · Hallé, Sir Mark Elder
Ralph Vaughan Williams
- Salzburg Wind Philharmonic, Nutthaporn Thammathi, Hansjörg Angerer
Biografia
Sostenitore tanto della canzone popolare inglese quanto della musica del periodo Tudor, Ralph Vaughan Williams usò queste fonti per plasmare uno stile nazionale. Nato nel Gloucestershire nel 1872, si formò secondo la tendenza musicale europea dell’epoca, dominata da Handel, Mendelssohn e Brahms, per poi dedicarsi a una riscoperta di elementi antichi e quasi dimenticati del repertorio del proprio paese, che diede i primi segni durante la cura della pubblicazione di The English Hymnal (1906): fu l’occasione per introdurre brani del folklore (molti dei quali trascritti a partire dai canti delle persone impiegate nei campi) e melodie dimenticate dell’epoca Tudor, componendo inoltre svariati inni ispirati a quelle origini. Intuizioni e fascinazioni provenienti da altre aree – originali colori orchestrali scoperti attraverso Ravel (col quale studiò tra il 1907 e il 1908) e la combinazione di idealismo e misticismo del poeta Walt Whitman (il cui lavoro compare in A Sea Symphony del 1909 e in Dona Nobis Pacem del 1936) – ne misero ancor più in evidenza lo stile e la sensibilità. La modalità tipicamente malinconica della sua musica si presentò in forma compiuta in Fantasia on a Theme by Thomas Tallis (1910). Se il celebre The Lark Ascending (1914) riflette l’amore dell’autore per la campagna inglese, un lato maggiormente risoluto e vigoroso emerge nell’oratorio Sancta civitas (1925), Job (1930) – su suggestione delle illustrazioni di William Blake – e la feroce ‘Sinfonia n. 4’ (1934). A partire dai 60 anni, si applicò con successo ai temi per il cinema, inaugurando una nuova carriera che ha nella colonna sonora di Scott of the Antarctic (1948) il momento più alto. Morì nel 1958, pochi mesi dopo aver supervisionato le sessioni di incisione di tutte le sue sinfonie, eseguite dalla London Philharmonic Orchestra diretta da Sir Adrian Boult.