Emmanuel Pahud

Il flautista svizzero Emmanuel Pahud si distingue per un suono corposo e potente, sostenuto da una padronanza tecnica da autentico virtuoso. Nato a Ginevra nel 1970, si è unito ai Berliner Philharmoniker nel 1993, raccogliendo il testimone del maestro Aurèle Nicolet e di James Galway nel ruolo di primo flauto. Proprio come gli illustri predecessori, in parallelo alle attività orchestrali ha coltivato una carriera solista di assoluto livello, con un catalogo che si estende da Boehm a Berkeley. Famoso anche per il suo flauto d’oro a 14 carati e per uno spiccato senso dell’umorismo che lo ha convinto a indossare abiti d’epoca per l’album The Flute King: Music from the Court of Frederick the Great (2011), è noto per la grande creatività dei programmi: Solo (2018) affianca le fantasie barocche di Telemann a pezzi novecenteschi e contemporanei, mentre Dreamtime (2019) si dispiega intorno al tema del sogno. Capace di donare nuova linfa al repertorio flautistico, ha presentato in anteprima numerosi lavori, tra cui concerti firmati da Elliott Carter, Michael Jarrell e Matthias Pintscher.