- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 2023 · Bernard Haitink, Royal Concertgebouw Orchestra
Royal Concertgebouw Orchestra
- Jelle Lijstra, German Olvera, Johan Vermeer, Jasper Leever, Manoushka Zeegelaar Breeveld, Otto Tausk, Jon Etxabe Arzuaga, Judith van Wanroij, Martin Logar, Lucas van Lierop, Matija Bizjan, Daniel Reuss, Cappella Amsterdam, Aylin Sezer, Royal Concertgebouw Orchestra
Biografia
Riflesso sinfonico del sobrio splendore della propria sede, la Royal Concertgebouw Orchestra è nota per la lunga permanenza dei direttori, la corposità degli archi e un catalogo di quasi 1.000 incisioni. Al momento del debutto, a pochi mesi dall’inaugurazione del teatro ad Amsterdam nell’aprile del 1888, sul podio si ergeva la figura di Willem Kes, al quale nel 1895 successe il 24enne Willem Mengelberg, destinato a rimanere in carica per mezzo secolo. Sotto la guida della bacchetta di Utrecht, l’ensemble strinse un intenso rapporto con Gustav Mahler, che considerava Mengelberg il suo interprete più affidabile, e Richard Strauss, che nel 1898 dedicò alla formazione Ein Heldenleben. Dopo uno specialista di Bruckner come Eduard van Beinum (morto nel corso di una prova), a prendere il comando nel 1963 fu Bernard Haitink, decisivo nell’intensificazione di una produzione discografica che si arricchì di autorevoli cicli completi di Beethoven, Brahms e Tchaikovsky. In concomitanza con il conferimento del titolo reale alla sala da concerti e all’orchestra da parte della Regina Beatrice, nel 1988 Riccardo Chailly è diventato il primo non olandese al timone di un gruppo che, abbracciandone l’impegno modernista, si è distinto per lussureggianti registrazioni di lavori di Stravinsky, Messiaen e Varèse. In epoca recente, Mariss Jansons (2004-15) e Daniele Gatti (2016-18) hanno avviato un’era di sodalizi meno durevoli, caratterizzati comunque da elevatissimi livelli musicali.