Mahler: Symphony No. 7 (Live)

Simon Rattle nutre da tempo un forte attaccamento e una fede nella Sinfonia n. 7 di Mahler, un‘opera che il compositore austriaco iniziò nell‘estate del 1904, subito dopo aver completato la sua cupa e tragica Sesta. Questa è la terza registrazione di Rattle (o la quarta, se si considera la sua prima registrazione in studio che, secondo lui, non era all‘altezza degli standard e quindi non avrebbe dovuto essere pubblicata), ed è davvero magnifica. Indubbiamente la più emotivamente complessa delle sinfonie di Mahler, la sua struttura è insolita: inizia e finisce con movimenti su larga scala, che racchiudono due “canzoni della notte” molto diverse ma altamente evocative intitolate “Nachtmusik”, che a loro volta racchiudono un centrale sardonico e, a volte, “Scherzo” da incubo, i cui dettagli come gli archi ululanti e i clarinetti sono qui meravigliosamente caratterizzati. L’orchestra bavarese è al suo apice assoluto, abitando totalmente la partitura dettagliata, altamente espressiva e colorata di Mahler, gloriosamente catturata in questa registrazione dal vivo presso la Isar Philharmonic Concert Hall: un ideale acustico per quest’opera, rivelando sia i suoi scintillanti colori degli archi che dei legni dando allo stesso tempo definizione a una gamma di effetti insoliti, dal tintinnio distante dei campanacci allo schiocco percussivo di un pizzicato di contrabbasso e violoncello molto forte.