
- SCELTA DELLA REDAZIONE
- 1997 · Alfred Brendel
Alfred Brendel
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Biografia
Quando nel 2008 si ritirò dall’attività concertistica, il 77enne Alfred Brendel era considerato universalmente una delle più grandi stelle del pianoforte a livello globale. Il suo percorso verso l’eccellenza assoluta era stato però tutt’altro che convenzionale. Nonostante le lezioni prese durante l’infanzia nell’allora Cecoslovacchia, a partire dai 16 anni scelse di proseguire fondamentalmente da autodidatta, evitando l’appariscente circuito delle competizioni, visto da molte giovani leve come la naturale strada per la celebrità. Frutto di un processo più misurato, il suo stile schivo e rigoroso contribuì gradualmente ad accrescerne il pubblico, che tra il 1958 e il 1964 lo vide diventare il primo nome della scena pianistica a incidere il catalogo completo della musica di Beethoven per lo strumento (su etichetta Vox). Il genio di Bonn, Mozart e Schubert sono sempre stati una costante in una produzione discografica che include tuttavia anche acclamate registrazioni di Schumann, Liszt e Brahms e che ha svolto una funzione determinante nella rivalutazione delle sonate di Haydn. Saggista su vari argomenti musicali, nonché poeta e pittore dotato, Brendel ha frequentemente portato la propria scintillante curiosità e un vivace senso dell’ironia in una cifra caratterizzata da una profonda vena emozionale che non scadeva mai nel sentimentalismo, collocandosi nella rarissima condizione dell’equilibrio quasi perfetto tra intelletto e cuore.