Dietrich Buxtehude

Biografia

A dispetto di una carriera circoscritta fra la Danimarca e Lubecca, ai tempi principale centro della Lega anseatica, la reputazione da organista di Dietrich Buxtehude è tale da spingere Bach a camminare per circa 800 chilometri tra andata e ritorno, al solo scopo di ascoltarne le esecuzioni. Autore di alcune tra le musiche più originali del diciassettesimo secolo, nasce probabilmente intorno al 1637 in Danimarca e per quattro decenni occupa la tribuna da organo della chiesa di Santa Maria a Lubecca. Sempre più ambiziosi, i suoi concerti serali, noti come Abendmusiken, attraggono le attenzioni di tutta Europa, mentre gli estrosi esiti dello stylus phantasticus (stile fantastico) animano gli sgargianti lavori per tastiera che realizza, dalla posizione meritata di più grande esperto dello strumento dell’epoca. Un intimo mondo di appassionati soliloqui si schiude dalle sonate ‘Op. 1’ e ‘Op. 2’  per violino, viola da gamba e clavicembalo, risalenti agli ’90. Il ciclo di sette cantate Membra Jesu Nostri (1680) contempla il corpo di Cristo crocifisso e rimane tra gli apici di una vasta e varia eredità vocale. Dopo la morte sopraggiunta nel 1707, la sua fama va sfumando, ma torna a prosperare con la riscoperta di un passato dimenticato innescata nel diciannovesimo secolo grazie alla spinta di Brahms.