Nicola Benedetti

Il suono agile e rifinito, la tecnica impeccabile e la magnetica presenza scenica di Nicola Benedetti si manifestano nel 2004, quando vince il concorso BBC Young Musician of the Year con una voluttuosa interpretazione del Primo concerto per violino di Szymanowski. D’altro canto allora, appena sedicenne, era già una navigata solista e le sue incredibili doti erano state persino oggetto di un documentario televisivo. Nel 2005 incide per la Deutsche Grammophon l’opera portata in competizione l’anno precedente, insieme alla London Symphony Orchestra diretta da Daniel Harding, e quindi il Concerto in Mi minore di Mendelssohn (1844), la cui eleganza e dolcezza mettono in risalto i punti di forza dell’interprete. La prova della maturità avviene nel 2010, con una pubblicazione che affianca il Concerto per violino e orchestra in Sol minore di Bruch (rivisto nel 1867) e quello in Re maggiore di Tchaikovsky (1878): un album contraddistinto da un calmo equilibrio interpretativo e da delicati frangenti pirotecnici. Oltre alla sua attività dal vivo, di cui è parte essenziale il trio formato con il violoncellista Leonard Elschenbroich e il pianista Alexei Grynyuk, l’artista scozzese è molto impegnata nell’ambito dell’educazione musicale. Nel 2019 ha dato vita alla Benedetti Foundation, il cui obiettivo è quello di unire, insegnare e offrire ispirazione tramite la creazione e la diffusione di contenuti video e laboratori che siano al contempo stimolanti, energici e innovativi.