Gaetano Donizetti

Tra i massimi e più prolifici esponenti dello stile del bel canto italiano, Gaetano Donizetti nacque in povertà a Bergamo nel 1797 e fu solo grazie all’influenza e alle sovvenzioni del compositore Simon Mayr, suo mentore al tempo delle Lezioni caritatevoli, che ebbe la possibilità di studiare al Liceo Musicale di Bologna. Autore di oltre 70 opere scritte nell’arco di 25 anni, debuttò nel 1818 con Enrico di Borgogna, che si rivelò fondamentale nel consentirgli di ottenere un’esenzione dal servizio militare. Dopo una serie di commissioni minori, nel 1822 si trasferì a Napoli per divenire uno dei nomi maggiormente eseguiti al teatro San Carlo, che ne ospiterà la rappresentazione di 51 lavori, inclusi il successo a sfondo storico Anna Bolena (1830) e il superbo melodramma giocoso L’elisir d’amore (1832), entrambi già portati in scena per la prima volta a Milano, nonché la tragedia Lucia di Lammermoor (1835), nota soprattutto per la pirotecnica “scena della pazzia”, prova del fuoco per le interpreti principali sul piano emozionale. Nel 1838, i problemi con la censura partenopea lo spinsero a recarsi a Parigi, da dove viaggiò spesso e regolarmente verso Vienna e l’Italia. Prima di spegnersi nel 1848, vittima di una sifilide meningovascolare che lo aveva portato alla follia, produsse altri due capolavori comici come La fille du régiment (1840) e Don Pasquale (1843).