Édouard Lalo

Biografia

La Francia come culla, la Spagna delle radici e la scelta della Germania come madrepatria musicale rendono Édouard Lalo un autentico cosmopolita d’Europa. Palesi sono le doti di viaggiatore sonoro, confermate dai due concerti per violino che seguono i colori iberici della Symphonie espagnole (1874): la Fantaisie Norvégienne del 1878 e il Concerto russe dell’anno successivo. Nato a Lilla nel 1823, trascorre la maggior parte della sua esistenza a Parigi. Il successo da compositore di materiale orchestrale arriva relativamente tardi, quando da cinquantenne conquista l’immaginario collettivo con la Espagnole. A beneficiare di questa lunga attesa sarà la musica da camera. Schumann e Mendelssohn fanno sentire la loro influenza lungo il Trio con pianoforte n. 1 in Do minore, op. 7 (1849-50), mentre le inclinazioni teutoniche dell’artista scoprono le carte nella Sinfonia in Sol minore (1885-6). Per più di un decennio si dedica all’opera Le Roi d’Ys, che trova finalmente le luci della scena nel 1888, quattro anni prima della morte dell'autore.