Il virtuosismo non è per Claire-Marie Le Guay un fine, ma un mezzo utile a spiegare l’anima della partitura e della visione di cui essa è specchio. L’ambizione di evocare le emozioni e di trasmettere l’amore per la musica ha guidato fin dal principio le scelte di un’interprete che con attitudine aperta e infinita curiosità si è immersa in un repertorio originale, dove Bach e Scriabin affiancano uno Schumann applicato alla letteratura per l’infanzia. Affine all’universo romantico di Liszt, padroneggia l’eleganza di Mozart e il ritmo di Ravel, facendosi portavoce di una moderna varietà estetica.