- SCELTA DELLA REDAZIONE
Violoncello
Playlist
- Zlatomir Fung, Richard Fu
- Clare O'Connell
- P. I. TCHAIKOVSKY
- Op. 33 · “Variazioni su un tema Rococo”
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Informazioni sul violoncello
Capace di toccare con la medesima agilità altezze vertiginose e profondità abissali, il violoncello dimostra la propria straordinaria flessibilità tanto nei lavori in cui compare in splendida solitudine, quanto in veste di elemento cruciale di quartetti d’archi e orchestre sinfoniche. Membro della famiglia del violino (ma non direttamente discendente dalla viola, ritenuta una sorta di cugina più anziana), fu uno dei protagonisti assoluti del Barocco, quando veniva utilizzato soprattutto come parte del basso continuo, linea di accompagnamento solitamente affidata a uno strumento grave più una tastiera o un liuto. Quest’attitudine da gregario non impedì a Bach di scrivere intorno al 1720 sei suite fenomenali e impegnative sul piano tecnico e spirituale, poi reintrodotte dal leggendario interprete catalano Pablo Casals in apertura di XX secolo e oggi considerate un passaggio obbligato negli studi di ogni violoncellista. Grazie a un paio di capolavori di Haydn, il cordofono acquisì una maggiore importanza come solista nel periodo classico, prima di raggiungere nuove vette espressive nel multiforme repertorio dell’epoca romantica, tra esiti orchestrali e gioielli cameristici. Nella sterminata mole di partiture a esso dedicate, l’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini, La Mer di Debussy e il ‘Notturno’ del Quartetto per archi n. 2 di Borodin consentono di cogliere un assaggio dei suoi innumerevoli lati musicali.